Cristo è nato (Cort. 19)

 

 

È questa una lauda pressoché assente dalle più importanti incisioni del laudario cortonense, comprensibilmente forse, perché è di difficile interpretazione, e fra le laude della natività le è di gran lunga preferita il Gloria 'n cielo, più semplice ed immediato per ritmo, andamento melodico e struttura testuale. Eppure Cristo è nato è fra le più intense e belle laude che trattano la nascita di Cristo.
La narrazione della Natività, in questa lauda, è l'occasione per richiamare il cristiano all'essenza fondamentale di tutta la Storia della Salvezza: la nascita di Cristo non è una bella favola, essa si è resa necessaria per strappare l'uomo dalle mani del Demonio, e per far ciò si sottoporrà egli stesso alla morte: Lui è la somma forza per cui si disprezza ogni altra battaglia con l'antico serpente (citazione dall'antifona al Magnificat: Estote fortes in bello, et pugnate cum antiquo serpente).

 

Cristo è nato / et humanato / per salvar la gente, / k’era perduta / e descaduta / nel primer parente.

Nato è Cristo
per fare aquisto
de noi peccatori,
k’èram partiti
e dispartiti
dai suoi servidori,
perké fallenti
e non serventi
ma dei servidori
èramo facti,
da cului tracti
k’è tutor fallente.
Lo fresco gillio,
bianco e vermeglo,
nat’è ‘n questo mondo
per dar conseglo
de fugir pillio
de quel gran profundo;
degnò venire,
per noi sofrire
la morte dannosa,
la qual, gioiosa,
era gravos’a
noi primeramente.
In Bellèm nat[o]
è ‘l signor beato
de virgine pura:
annuntïato,
prefigurato
fo da la scriptura;
medïatore
e redemptore
dirict’e verace,
re [de] gran pace,
k’a ciascun piace
ki à vera mente.
Summ’alegreçça,
summa forteça,
Crist’è nato ‘n terra,
summa forteça,
per cui se spreçça
ben ogn’altra guerra
de lo nimico
serpente antiquo,
nostro ingannatore,
de cui valore
doni a tutt’ore
a ki li consente!

 

Il testo si dipana su una ripresa e quattro strofe, la metrica propone stanze di dodici versi divisi in gruppi di due quinari e un senario. La struttura rimica è: a a x - b b x (ripresa) / c c d - e e d - f f d - g g x (I stanza) / h h i - h h i - l l - m m m x (le altre stanze; nella III ritorna la prima rima a, corrispondente al termina "nato", per "beato", "annuntïato", "prefigurato", tutti termini che hanno un forte valore emblematico) / dove x è la rima della volta.

Ecco la musica: per la ripresa, in ritmo quaternario, è preferibile un'esecuzione corale. La strofa, destinata a un solista, deve avere un marcato stile "araldico", quasi declamato.

 

Ecco la versione cantata dal Kalòs Concentus: {play}mp3/Cristo è nato.mp3{/play}

 

SL