Te lucis ante terminum

 

"Te lucis ante" sì devotamente
le uscìo di bocca e con sì dolci note,
che fece me a me uscir di mente;

e l'altre poi dolcemente e devote
seguitar lei per tutto l'inno intero,
avendo li occhi a le superne rote.

(Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio, Canto VIII, vv. 13-18)

 

Così Dante ci trasmette la sua commozione al canto delle anime dell'Inno che la liturgia cattolica delle Ore propone a Compieta, l'ora canonica che segna la fine della giornata, dopo il tramonto. Anche noi siam certi che nel Regno di Dio si cantino le stesse note che cantiamo noi in terra, perché la musica del Canto Gregoriano è ispirata direttamente dallo Spirito di Dio.

Il testo originale in latino recita:

 

Te lucis ante terminum Rerum Creator poscimus,
Ut pro tua clementia, Sis praesul et custodia.

Procul recedant somnia, Et noctium phantasmata;
Hostemque nostrum comprime, Ne polluantur corpora.

Praesta, Pater piissime, Patrique compar Unice,
Cum Spiritu Paraclito Regnans per omne saeculum. Amen.

E questa è la versione in italiano che la Liturgia delle Ore propone:

Al termine del giorno, o sommo Creatore,
veglia sul nostro riposo con amore di Padre.

Dona salute al corpo e fervore allo spirito;
la tua luce rischiari le ombre della notte.

Nel sonno delle membra resti fedele il cuore,
e al ritorno dell'alba intoni la tua lode.

Sia onore al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico nei secoli sia gloria. Amen.



In questa pagina riportiamo la versione natalizia dell'Inno, che alla seconda strofa propone un testo alternativo, la cui versione italiana recita:

A te gloria Signore, nato da Maria Vergine,
al Padre ed allo Spirito nei secoli sia lode. Amen.

 

Te lucis ante terminum

Il canto è semplicissimo, piano, sillabico, si muove con discrezione, ogni nota prende per mano la nostra anima per condurla alla contemplazione del mistero della Salvezza nel momento in cui il corpo si volge al riposo notturno. È incredibile come poche note possano evocare suggestioni così profonde e divine.
Vi proponiamo l'ascolto di una versione che prevede nella seconda strofa uno sdoppiamento del canto alla quinta superiore.

Versione registrata nell'Abbazia di Seregno. {play}mp3/Te lucis ante terminum.mp3{/play}